Nuova intervista su Metal in Italy

Aura: ci spingiamo sempre oltre i nostri limiti
Stefano Mastronicola 11 marzo 2015
Aura: ci spingiamo sempre oltre i nostri limiti

Aura: ci spingiamo sempre oltre i nostri limiti

Il loro songwriting non è affatto scontato, lo hanno dimostrato con l’ultimo album “Nosie”, noi di Metal In Italy non potevano che cogliere l’occasione di questa uscita per far conoscere ai nostri lettori la musica degli Aura.

Salve ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Sebbene abbiate una storia quasi ventennale, vi chiedo di presentarvi brevemente ai nostri lettori, citando quelli che sono i momenti fondamentali della vostra carriera.

Sicuramente la nascita della band nel 1996, tre amici uniti dalla passione per la musica che ancora oggi suonano insieme. Il 97 ci vide vincitori della rassegna rock giovane di Sulmona dopo aver registrato il primo demo, l’anno successivo registrammo il secondo demo “1998..cold” e partecipammo all’Agglutination Metal Festival e una canzone del demo venne inserita nella raccolta Nocturnal Music II. Un’intensa attività live ci porto fino al 2001, quando registrammo il demo “The wait” con l’ingresso nella band di un altro chitarrista che poco dopo lasciò la band per motivi personali. Anche il chitarrista originario lasciò la band e fu rimpiazzato da Diego Corini e dal tastierista Francesco Di Verniere con i quali registrammo un nuovo demo “New Life” dedito molto di più al progressive grazie all’uso delle tastiere. Con la stessa formazione partecipammo prima all’ITim tour e poi alla finale italiana di The Metal Battle al Transilvania di Milano. Nel 2008 grazie al My Kingdom Music uscì il nostro primo cd ufficiale “A different view from the same side” e subito dopo Diego Corini lasciò la band per dedicarsi ad altro. Fu così che poco dopo il chitarrista originario Giuseppe Bruno tornò in pianta stabile nella band, che nel 2011 fece uscire il secondo cd “Deliverance” prodotto da Spider Rock Promotion www.spiderrockpromotion.it. Deliverance riscosse pareri entusiasmanti sia in Europa che in Sud America e ne seguì un’intensa attività live, si ricordano infatti con piacere i vari festival tra cui “Pictures of prog metal” e per la seconda volta l’ “Agglutination Metal Festival 2011″ . Arrivati ai giorni d’oggi con 20 anni in più, il 2015 vede il nostro ritorno con un disco intenso e personale chiamato NOISE, composto, arrangiato,registrato e mixato presso il nostro studio personale. E’ disponibile in digital download su ITunes oppure in versione digipack dal nostro store.

“Noise” è il vostro terzo album, da quali spunti siete partiti per realizzare questa terza release? C’è stato un momento in cui avete avvertito la necessità di produrre qualcosa di nuovo e soprattutto di farlo in modo diverso rispetto al passato?

Il tutto è partito dal fatto che in passato avremmo sempre voluto dedicare più tempo alle fasi della registrazione ed avere più controllo su tutto, ecco perché dopo il precedente disco abbiamo deciso di creare il nostro studio personale dove poter lavorare in pace e dedicandosi ad ogni fase senza che alcuno potesse mettere bocca. Questo ci ha portato al controllo totale della nostra musica, proprio quello che desideravamo e ci ha spinti oltre i nostri limiti, potendo appunto creare qualcosa di diverso.

Ritengo che una band segua sempre un percorso, per questo penso che ogni release abbia al suo interno qualcosa del passato, ma molto del presente. Quali sono i punti in comune e le differenze rispetto alle precedenti uscite?

Di sicuro rispetto al passato c’è l’affinità tra di noi e lo spirito che rimane sempre quello del divertirsi insieme, ma musicalmente si sente una differenza sostanziale rispetto al passato, perché “Noise” è molto più diretto e maturo e soprattutto con meno fronzoli. E’ stata un’evoluzione naturale, non è stato niente di programmato, ci è venuto così, si cambia, si cresce, ci si evolve… meno male…

Ho notato che i brani hanno delle peculiarità che li rendono riconoscibili e dotati di una propria natura, ma nonostante questo provengono comunque dalla stessa matrice, per questo vi chiedo: quali ritenete siano i punti di forza del vostro songwriting? Ho letto che a livello di testi gli argomenti trattati sono diversi tra loro, sicuramente non si tratta di un concept: quali sono i temi toccati in “Noise”?

Vedi, conosciamo fans che ci seguono dai primi demo, quello che ci dicono sempre e continuano a dirci è che, anche se cambiamo, si sente sempre la matrice AURA. Sinceramente non so se sono le melodie dei cantati o il modo di suonare ma credo che se questo arriva alle persone vuol dire che abbiamo fatto dei lavori onesti in tutti questi anni. Per quanto riguarda i temi, abbiamo trattato soprattutto tematiche sociali, cercando di esortare le persone ad essere più propositive nell’affrontare i problemi di tutti i giorni, all’unità di intenti, alla ribellione all’omologazione.

Sebbene immagino che voi siate legati ad ognuno dei brani contenuti nell’album, vi chiedo se ve ne sono alcuni a cui vi sentite particolarmente legati o che meglio rappresentano il vostro sound.

Noi amiamo ognuna delle nostra canzoni, perché le consideriamo come figli, ognuno ha le sue caratteristiche, ognuno è speciale e soprattutto ognuno ci rispecchia in pieno, non ci sono gli AURA senza tutte queste sfaccettature, pertanto tutte le canzoni ci rispecchiano in pieno.

Avete registrato l’album nei vostri studi. Come mai avete scelto questa soluzione?

Come già detto prima, ci eravamo stufati di entrare in studio e registrare un qualcosa che poi non ci rispecchiava al 100%. Soprattutto, così facendo ci si sente più liberi, più soddisfatti e soprattutto più consapevoli dei propri mezzi.

Rock, Metal e Progressive sono termini a voi accostati frequentemente, come collochereste gli Aura all’interno del panorama musicale italiano?

Anche se a noi non piace essere catalogati, perché lo riteniamo un limite, crediamo che è il Rock che ci unisce in Italia e all’estero, in Italia però, questo genere è povero e di dominio assoluto straniero, basta vedere luoghi seri in cui suonare dove perlopiù suonano cover band sfigate senza alcuna autostima, pompati da gestori che non hanno alcuna cultura nazionale. Il rock in Italia è limitatissimo, il 90% dei nostri riscontri vengono da altri paesi dell’Europa e dal Sud America.

In che modo intendete supportare l’uscita dell’album? Ci sono delle date già confermate? O magari anche la realizzazione di un video…

Stiamo cercando di suonare il più possibile dal vivo, sempre tenendo presente che in Italia gli slot importanti disponibili sono pochissimi e soprattutto graditi a troppi disposti a svenarsi oppure dedicati agli amici più intimi. In ogni caso stiamo proponendo interamente il nuovo cd dal vivo, abbiamo fatto già tre concerti e abbiamo altre tre date definite per il futuro imminente. Abbiamo registrato una data live poche settimane fa e stiamo valutando alcune possibilità. Il video di “Behind my eyes” già disponibile, che in due settimane ha superato le 3000 visualizzazioni, sarà sicuramente seguito da un altro che stiamo preparando.

Bene, l’intervista è conclusa. Io vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato; vorrei che foste voi a concludere lasciando un messaggio per i vostri fans, ma anche a chi ancora non vi conoscesse. A presto!

Ringraziamo innanzitutto Metal in Italy per lo spazio che ci ha concesso, tutti i nostri vecchi fans che ci supportano da tempo sia a livello umano che finanziario e anche tutti i lettori di Metal in Italy che potranno venirci a trovare sul nostro sito, dove ci sono tante info e news sempre aggiornate. www.auraprog.it.
A presto